LUIGINU SETTI CONCAS

VECCHI RACCONTI DI CAGLIARI (Casteddu)

Luigino era un ragazzino che non voleva uscire mai di casa perchè aveva vergogna.
Il motivo per cui si vergognava era perchè aveva una testa così grande che i compagni di scuola lo prendevano in giro, appioppandogli il sopranome di "Luiginu setti concas" che tradotto dal cagliaritano significa "Luigino sette teste".

Luiginu con il cappello nuovo

La madre lo supplicava di uscire a prendere un pò d'aria che gli avrebbe fatto bene alla salute, ma lui non ne voleva sapere perchè aveva paura che lo prendessero in giro.
Allora alla madre venne un'idea e gli disse: e se ti trovassi un cappello che ti copra la testa, usciresti?
Luigino annuì, sì, sarebbe stata la soluzione.
Il giorno dopo la madre si mise subito alla ricerca di un cappello che potesse adattarsi alla testa del figlio. Nonostante gli sforzi, andando da un negozio all'altro, dove vendevano cappelli, della misura della testa di Luiginu non ve n'erano.
Un giorno, quando ormai erano finite quasi tutte le speranze, entrando in un negozio quasi per caso, vide un bel cappello che decisamente era adatto alla testa del figlio.
Lo comprò e lo portò a casa. Lo fece vedere al figlio che se lo misurò e vide che gli stava proprio a pennello.
Va bene mamma "crasi bessu" (domani esco), disse.
L'indomani mattina Luiginu, dopo aver fatto colazione, si vestì, si mise il cappello in testa, diede un ultimo sguardo allo specchio, vide che l'immagine riflessa gli aggradava, salutò la madre la quale si raccomandò che facesse attenzione ed uscì di casa.
All'ora di pranzo, però, Luiginu non era ancora tornato e la madre cominciò a preoccuparsi.
Arriva la sera e Luiginu non si vedeva, allora uscì a cercarlo chiedendo a chi lo conosceva se per caso lo avessero visto, ma nessuno ne sapeva niente.
Venne la notte e di Luigino neanche l'ombra.
Allora la madre preoccupata, decise di rivolgersi ai carabinieri, visto che questo ragazzo non usciva mai di casa e che forse si era perso non riuscendo a trovare la strada del ritorno o, peggio ancora, gli fosse successo qualcosa di dispiacevole.
I carabinieri iniziarono subito le ricerche, ma non riuscivano a trovarlo.
La madre era disperata in preda al panico più totale ed inimmaginabile, le vicine di casa cercavano di confortarla, ma inutilmente.
Passarono due giorni così.
La mattina del terzo giorno Luigino si presentò sulla soglia di casa, la madre con un'espressione tra la contenta e la disperata gli chiese dove fosse andato. Luiginu gli raccontò come fosse bello stare fuori e in tutto questo tempo non aveva fatto altro che vagare da una parte all'altra della città spingendosi fino ai paesi circostanti.
Da quel giorno i cagliaritani quando una persona ritarda di molto nel rincasare, in modo ironico, gli si dice: "ita faisi? Comenti Luiginu setti concas chi attura duus disi a fora de domu prima de torrai?" che tradotto significa: "cosa fai? Come Luigino sette teste che rimane due giorni fuori di casa prima di tornare?"